
Per organizzare al meglio gli spazi in un orto sul balcone è bene, innanzitutto, fare una piantina e valutare quattro aspetti fondamentali, ossia:
- di quanti metri quadrati di dispone
- in quale zona climatica si abita
- quale esposizione presenta il balcone
- quali piante si vuole coltivare.
Conoscere il microclima del nostro balcone aiuta a prevedere, come prima cosa, quando sarà il periodo di germinazione delle piante. Infatti, non tutte le piante sbocciano o fioriscono nello stesso periodo; queste attività sono profondamente influenzate dagli agenti atmosferici, per cui conoscere dove si vive è il vero e proprio punto di partenza.
Subito dopo, risulta altrettanto fondamentale sapere che tipo di orientamento presenta il balcone, perché laddove la sua esposizione si trovi a nord, questo avrà la luce diretta del sole per quattro ore al giorno e nulla di più, quindi tutte le piante che richiedono molta luce – come i pomodori ad esempio – non sono idonee ad essere collocate qui. Se, invece, l’esposizione è a sud, i raggi solari saranno presenti per almeno dieci ore al giorno, quindi tutte le coltivazioni che richiedono ombra, sono fortemente sconsigliate.
Calcolare l’orientamento del proprio balcone è facile: se non si dispone di una bussola, basta ricorrere a Google Maps e il gioco è fatto.
Una volta definito ciò, si passa alla progettazione vera e propria degli spazi, facendo un disegno in scala del balcone, all’interno del quale si vanno a collocare i nostri vasi. Cominciamo con pochi elementi e poi, man mano, aggiungiamo gli altri, stando sempre ben attenti a non creare un accumulo informe di piante, ma piuttosto uno spazio armonico, in cui far coabitare tra loro specie vegetali compatibili.
Va prevista, quindi, un’area di lavoro, per poter travasare piante, lasciare a portata di mano una cassetta con gli attrezzi da giardinaggio o l’annaffiatoio, che ci servirà per dare regolarmente l’acqua ai nostri ortaggi.
Altre aree da predisporre sono quelle che ospiteranno le diverse specie vegetali, separate tra loro, perché ognuna con esigenze specifiche e, spesso, in contrasto con le altre. Avremo, pertanto, una zona per le piante aromatiche, una per le piante che richiedono un supporto rigido per crescere (pomodori, cetrioli), una per le piante a terra basse (insalate), una per le piante sollevate (zucchine, cetrioli, meloni, angurie) e una per eventuali serre o semenzai.
Inoltre, è bene lasciare uno spazio anche per una sedia, per potersi riposare al termine di una lunga giornata o nelle calde sere d’estate, così che il nostro orto rappresenti davvero un angolo di relax.
Quando la superficie del balcone è poco estesa si può pensare di utilizzare anche le pareti per far coltivare delle piante. Esistono, infatti, diversi modi per sfruttare le aree verticali.

A volte si possono ancorare dei vasi, fatti con barattoli di pelati svuotati, lavati e colorati con apposita vernice per esterni (vedi foto), a supporti di legno. Questi possono essere impiegati per piante grasse o anche per piante aromatiche, facendo attenzione a bucare preventivamente il fondo del contenitore, per favorire la fuoriuscita dell’acqua quando si innaffia.
Altre volte, invece, si possono impiegare delle bottiglie di plastica, tagliate da una parte e fermate con delle corde, che, una volta riempite di terra , consentono di realizzare un originale orto in verticale.
Dunque, carta e penna alla mano iniziamo a disegnare il nostro orto sul balcone.
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