I mesi di ottobre e novembre sono molto importanti. Siamo, ormai, in pieno autunno, quando, ormai, mutano colori e profumi ed è tempo di raccolti.
Partiamo dal colore marrone quindi dalla castagna, prodotto dall’albero denominato Castanea sativa della famiglia delle Fagacee, una pianta dalla lunga vita.
Storicamente le castagne hanno rappresentato l’alimento principale delle popolazioni montanare fino a non molti decenni fa. Oltre ad essere buone hanno dalla loro, tra l’altro, che non contengono glutine quindi possono essere consumate tranquillamente dai celiaci.
Sono ricche di fibre utili all’intestino e di sali minerali, quali il potassio importante per i muscoli, lo zolfo che è antisettico e disinfettante, il sodio che aiuta la digestione, il magnesio toccasana per i nervi e il fosforo utile al tessuto nervoso.
Contengono, poi, la vitamina C antiossidante e buona per il collagene e quindi per l’elasticità dei tessuti, nonché valido ausilio per il sistema immunitario.
Essendo ricche di minerali, quindi, le castagne sono particolarmente indicate per chi soffre di stanchezza cronica, per anziani e bambini e per recuperare le energie dopo una influenza.
Le castagne contengono anche molto zinco, che aiuta a tenere in salute la prostata, prevenendone il rigonfiamento. Ma sono importanti anche per le donne in gravidanza, dal momento che sono ricche di vitamina B9, che aiuta la produzione di globuli rossi.
da non dimenticare, ancora, che l’elevata quantità di fibre, presente in questi frutti, limita l’assorbimento del colesterolo in eccesso nell’intestino, con conseguente diminuzione nel sangue e alza livelli di grasso buono.
Ricapitolando quindi, possiamo dire che la castagna è composta per il 48,6 % da acqua, da carboidrati, dal 2,4 % di proteine, dal 2,2 % di grassi, dall’8 % di fibre e dall’1,1 % di ceneri.
I minerali presenti nelle castagne sono: sodio, calcio, fosforo, magnesio, ferro,potassio, zinco, rame e manganese.
Le vitamine: vitamina A, B1, B2, B3, B5, B6, B9 e vitamina C.
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Le castagne saziano grazie all’elevato contenuto di carboidrati, ma non ingrassano: infatti 100 grammi di castagne fresche apportano 200 calorie. La stessa quantità bollita ha 130 calorie, 190 le caldarroste e 290 quelle secche.
Porre attenzione, tuttavia, al modo in cui le consumate. Fresche e se non ben cotte possono essere digerite con difficoltà a causa l’elevato contenuto di amido.
Pertanto, se soffrite di colite, aerofagia, obesità, problemi al fegato e diabete, meglio starne alla larga.
Anche l’acqua di cottura delle castagne può essere un valido ausilio, dal momento che utilizzata sui capelli biondi, dopo il lavaggio, ne esalta i naturali riflessi.
Dalle castagne anche si ottiene un ottima farina, che può essere utilizzata nella preparazione di pane, ciambelle, polenta, frittelle e torte.
Sul nostro blog potete trovare diverse ricette salate e dolci a base di castagne: confetture, biscotti, tagliatelle, dolci e molto altro ancora.
Il buon contenuto di rame può aiutare a prevenire il precoce ingrigire dei capelli.
In Italia si contano circa 300 differenti varietà di castagne.
Un’ultima curiosità. Vi siete mai chiesti che differenza ci sia tra castagne e marroni? Non è facile distinguere le une dagli altri.
Diciamo che le prime sono il frutto delle piante selvatiche, mentre le seconde sono coltivate.
Articolo di Alessandro Rotondi
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Insomma, si può dire che delle castagne non si butta via niente (specie considerando come sono decorativi i ricci…)!
Personalmente amo molto il loro sapore, il profumo delle castagne arrostite poi è qualcosa di indescrivibile.
Ottimo anche conoscerne pregi e difetti per un consumo consapevole e informato 🙂
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Se non altro, in questo caso, possiamo sfatare il mito per cui tutto ciò che è buono fa necessariamente anche male! 😉
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Beh non mi sembra affatto poco, specie per un prodotto che, in alcuni casi, si riesce ancora a trovare spontaneamente in natura!
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