Il Vino per i menù di Natale e Capodanno

Dal connubio (ma soprattutto dal matrimonio) tra un amante dei vini e una cuoca sopraffina nasce tutto ciò…

Buone Feste da tutti noi!!!!

due

 

Della Birra di Natale abbiamo già detto, e degli abbinamenti per i banchetti dei giorni di festa.

Ora occupiamoci dell’abbinamento del vino con i piatti del menù di Natale e Capodanno, presentati dalla nostra Mastercheffa Roberta D’Alessandro.

Iniziamo, senza indugio alcuno, cominciando dagli antipasti.

Roberta per Natale ci propone Carciofi alla Giudia e Crepes di ceci e alga nori, con i quali si sposano bene le bollicine di un prosecco di carattere, la cui fermezza e il cui sapore deciso ben si sposano con il fritto e l’amaro del carciofo ma anche con la delicatezza delle crepes, a contrasto.

Fate attenzione, non deve essere uno spumante o un vino secco, no, accertiamoci che sull’etichetta sia scritto prosecco, meglio se superiore e docg (denominazione di origine controllata e garantita).

Lo stesso vale per Capodanno, per equilibrare la dolcezza delle Chips di zucca, come anche delle patate e delle melanzane sulle bruschette e della samosa di verdure.

Passiamo ai primi. Schiaffoni ripieni veg per Natale, con cui si sposa bene un vino bianco come il San Severo o un rosato, da servire fresco.

Con gli Spaghetti alla vodka ed erbe aromatiche di Capodanno, che beviamo? Ci vuole un vino che esalti e non copra l’aroma della vodka quindi, anche qui un bianco leggero è l’abbinamento ideale.

 

I secondi di Natale, Polpettone di fave e spinaci e i carciofi ripieni, con un buon Vermentino di Gallura scendono decisamente meglio, come anche con le Polpette veg e il Seitan impanato della cena per salutare l’anno vecchio e accogliere il nuovo.

Il Vermentino va servito freddo, tra i sei e gli otto gradi e con il suo profumo delicato e il gusto morbido e leggermente amarognolo, accompagna bene questi piatti come anche i relativi contorni, suggeriti dalla nostra Cheffa.

Eccoci alla fine delle nostre cene festaiole, quindi ai dolci. Per Natale consiglio bollicine, meglio se dolci. Il Brachetto d’Aqui, servito non troppo freddo, accompagna bene sia il Panettone veg alle creme e frutti di bosco, sia il Pandoro veg ma anche la Sfoglia cometa.

Dal perlage persistente, l’effervescenza dei vini spumante, il Brachetto è dolce e delicato, il che lo rende ideale per i dessert e i dolci da forno,  come accompagnamento alla frutta, non solo fresca. Il Brachetto si sposa bene anche con la frutta secca, in particolare, tra l’altro, con le mandorle.

Mandorle che sono uno degli ingredienti del Budino proposto in alternativa alle Crostatine veg cioccolato e pere. Con questo dolce dalle note dolci e amare, in alternativa, propongo il Vin Santo, in particolare toscano o umbro, che è poco dolce e rinfresca il palato. Meglio se servito a temperatura ambiente.

Con la speranza di aver fatto onore ai menù della Mastercheffa Roberta, non mi resta che augurarvi buon pranzo di Natale e buona cena della fine e dell’inizio anno, senza dimenticare che il bicchiere non deve essere mai vuoto e mai pieno.

Alla salute!

Articolo di Alessandro Rotondi

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