
Due sono le passioni della mia vita: gli animali e l’ambiente che ci ospita.
Insieme, infatti, questi si fondono tra loro, scambiandosi reciproca energia, e danno così vita alla Terra, lo splendido pianeta in cui noi siamo parte del tutto, ospiti come ogni altro essere vivente, al di là di ogni presunto antropocentrismo deviante.
Così quando mi sono imbattuta in questo libro non ho potuto far altro che restarne affascinata e parlarvene.
Il testo in questione si intitola L’Orologio della Natura Prevedere il tempo, comprendere le stagioni, capire gli animali e le piante, conoscere l’ambiente in cui viviamo, scritto da Peter Wohlleben.
L’autore, da sempre affascinato dall’ambiente, tanto da essere stato per più di 20 anni un appartenente al Corpo Forestale, guida i suoi lettori attraverso un viaggio in cui i sensi sono la bussola, che aiuta ad orientarsi, e il mondo, che ci aspetta subito dopo aver superato le mura domestiche, è l’universo da conoscere da vicino.
Può sembrare un’esperienza alquanto ovvia e banale, ma se ci fermiamo a riflettere un attimo possiamo immediatamente intuire come in realtà proprio non lo sia.
Sempre più, infatti, stiamo perdendo la nostra parte più istintuale, quella animale che risponde ai richiami della ghiandola amigdala, prima ancora che a quelli della mera razionalità, per vivere al passo con i tempi.
Vogliamo sapere che tempo farà? Smartphone, si clicca su un app e via. Vogliamo conoscere quali fiori staranno meglio nel nostro orto? Niente di più facile. internet, motore di ricerca e in un attimo avremo qualsiasi risposta.
Certo così facendo ci vuole pochissimo tempo per avere qualsiasi soluzione a portata di mano, ma a quale prezzo?
Secondo l’autore – e personalmente mi sento particolarmente vicina al suo pensiero – ad un prezzo elevatissimo. Perchè, delegando alla tecnologia una buona percentuale del nostro essere, perdiamo ogni giorno un pò di più la nostra capacità di entrare in relazione con l’ambiente attraverso i nostri sensi.
Non sappiamo più osservare i segni che ci arrivano dal cielo o dalla terra. Non riconosciamo il profumo dei fiori e anche gli animali sembra che parlino un loro linguaggio a noi del tutto estraneo.
Ecco il testo di Peter Wohlleben vuole aiutarci a recuperare il nostro istinto, la nostra capacità di entrare in contatto con la natura semplicemente osservando, annusando, toccando quel che ci circonda.
Quindi nei capitoli del suo libro, l’autore prende in esame diversi aspetti del cielo, della terra, degli animali per riflettere insieme sul messaggio, che questi ci inviano e sulla nostra capacità di comprenderli.
Una lettura che è anche un viaggio interiore, che stimola ad uscire fuori per ritrovare un mondo che stiamo dimenticando, così da poter tornare a sentirsi parte di esso.
Se ogni viaggio è una crescita e un arricchimento, questo lo è senza dubbio più di qualsiasi altro…
Recensione di Sabrina Rosa
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