“Prenditi Cura della Vista del Tuo Bambino Posizioni corrette e benessere visivo, per favorire un migliore apprendimento” di Vittorio Roncagli

Iniziamo una nuova settimana sempre centrati sul benessere, così dopo avervi suggerito la nostra ricetta quotidiana, nonchè alcuni spunti sulle proprietà dei peperoncini, passiamo ora all’aspetto maggiormente culturale del nostro blog.

Saprete ormai tutti che siamo fautori della visione olistica della vita, per cui crediamo in una stretta correlazione e relazione tra mente e corpo. Nutrire il primo non avrebbe alcun senso, se non si prestasse la stessa attenzione al secondo.

Ecco perché vi proponiamo subito un nuovo testo da leggere, che interesserà in maniera particolare genitori ed insegnanti, ma non solo.

Si tratta del libro Prenditi Cura della Vista del Tuo Bambino. Posizioni corrette e benessere visivo, per favorire un migliore apprendimento, scritto dall’optometrista Vittorio Roncagli.


Un vero e proprio manuale, che fornisce informazioni utili sul come aiutare i bambini a leggere e a scrivere assumendo posizioni corrette, che non arrechino loro futuri danni alla vista.

Mi spiego meglio.

L’autore vuol porre la propria attenzione e – di conseguenza – anche quella del lettore sul fatto che sempre più spesso ci si preoccupa delle apparenze e si perde, in tal modo, il centro della questione.

Succede la stessa cosa anche quando si tratta di bambini, con danni che possono poi avere ripercussioni per tutto il resto della loro vita.

Ci si preoccupa, ad esempio, dell’arredamento della loro stanza, del design dei mobili scelti, della disposizione da dare a questi ultimi esclusivamente da un punto di vista estetico e non si presta, invece, abbastanza attenzione alla tipologia di illuminazione usata ed alla disposizione dei punti luce negli ambienti in cui ci sono dei bambini.

Questo fattore, da molti sottovalutato, è invece particolarmente importante, perché, come ci dimostra il Dott. Roncagli, esiste una profonda relazione tra postura assunta mentre si legge e si fanno i compiti e lo sviluppo di particolari problematiche alla vista.

Ecco perché questo manuale diventa importante per chiunque sia genitore o svolga delle professioni a contatto con i più piccoli.

Conoscere la giusta posizione da far assumere ai bambini, insieme anche alla corretta illuminazione da scegliere per i loro contesti di vita, rappresenta il principale fattore protettivo da adottare per iniziare un programma di prevenzione rispetto all’insorgenza di possibili disturbi a carico dell’apparato visivo.

Per non rendere il tutto eccessivamente didascalico, quindi anche difficilmente comprensibile per tutti i non addetti al settore, il libro contiene al suo interno anche delle schede illustrate e colorate, che ne facilitano la lettura da parte dei più piccoli.

Accanto a queste sono, poi, presenti delle indicazioni preziose che vanno dal come tenere in mano in modo corretto una matita o una penna al come poter affrontare al meglio alcuni disturbi specifici dell’apprendimento.


Chiunque lavora con i bambini, chiunque è genitore sa bene quanto sia importante questo periodo della vita dell’essere umano: l’età evolutiva!

Ciò che viene coltivato e curato nel bambino, diventerà una ricchezza nell’adulto. la salute non sfugge di certo a tale legge, quindi saperla e poterla preservare deve essere uno degli obiettivi primari per ognuno di noi!

Recensione di Sabrina Rosa

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Non solo piccante: Sua Maestà il PEPERONCINO

Si fa presto a dire “ci vorrebbe un po’ di peperoncino”. Sappiamo realmente ciò di cui stiamo parlando, siamo sicuri di conoscerlo bene?

Gli appassionati risponderanno con fermezza affermativamente, gli altri, invece, potranno scoprire tanti aspetti e retroscena, informazioni ed elementi per poter conoscere e distinguere questo meraviglioso frutto.

Andiamo subito a conoscerlo, partendo dall’inizio. Cominciamo, quindi, col dire che il peperoncino è parente del pomodoro, della patata e del peperone, tutti membri della famiglia delle Solanacee, ed è coltivato in tutto il mondo.

Il peperoncino, le sue proprietà e i suoi benefici erano certamente noti ai messicani già dal 5000 a.C., ma questo giunge a noi grazie a Cristoforo Colombo, che lo porterà dall’appena scoperto continente americano.

Molte sono le specie esistenti di peperoncino, da noi il più diffuso è quello rosso, il Capsicum annuum.

Perché il peperoncino pizzica? La responsabile della piccantezza è la Capsaicina, che a contatto con la lingua stimola i recettori del dolore.

Cos’è il piccante secondo voi, come lo definireste? Non è certo un sapore bensì una sorta di puntura. Ci avete fatto mai attenzione? Provate. Adesso un po’ di chimica.

Il peperoncino è ricco di minerali quali fosforo, selenio, zinco, manganese, rame, ferro, potassio, magnesio, calcio e sodio) e vitamine quali A, B1, B2, B3, B5, B6, C, E, K, J, e ancora alfa e beta carotene, luteina e zeaxantina, cripto xantina beta, licopene.

Oltre a rendere più gustosi i nostri piatti ha molte proprietà salutari.

Contiene molti antiossidanti che aiutano nelle malattie cardiovascolari e a ridurre il colesterolo e i trigliceridi. Creano una barriera per ictus, arteriosclerosi e infarto e riducono il rischio di coaguli del sangue.
CIBO CRUDO
Non solo, infatti il peperoncino rafforza i vasi sanguigni rendendoli più elastici, facilitandone, così, dilatazione e migliorando, di conseguenza. la circolazione corporea.

Un toccasana per il cuore e l’apparato cardiocircolatorio. Il peperoncino fa male allo stomaco? Considerata la piccantezza si sarebbe portati a rispondere di si e che in particolare fa insorgere bruciori si stomaco.

Falso. A meno che non si abbiano già disturbi a livello gastrico, il peperoncino aiuta il processo digestivo, stimolando la produzione dei succhi gastrici, e dà una mano all’intestino, al cui livello risultano utili anche le proprietà antibatteriche e antisettiche.

Aiuta, inoltre, la cicatrizzazione delle ulcere. Non per niente il peperoncino viene utilizzato in alcune preparazioni come conservante naturale, in particolare nei Paesi del Sud.

Recenti studi gli hanno attribuito anche delle proprietà antitumorali, in particolare per prostata e stomaco.

Utile anche per i diabetici di tipo 2 che se lo assumono hanno bisogno di meno insulina dopo i pasti. Una migliore circolazione aiuta anche i bulbi piliferi e quindi il peperoncino fa bene alla salute dei nostri capelli.

La vitamina C non scarseggia nel nostro frutto rosso, recando benefici alla pelle, proteggendo il corpo da infezioni e ad esempio dallo scorbuto.

Veniamo ora alle note dolenti. Se soffrite di ulcera, gastrite, emorroidi, infiammazioni dell’apparato digerente, è bene starne lontani.

Perché è rosso il peperoncino? Per via dei carotenoidi che contiene in grande quantità, non per nulla è parente dei pomodori e dei peperoni.

Torniamo ora alla piccantezza, cominciando con il dire che questa non risiede nei semi, bensì nella parte interna, dove la capsaicina la fa da padrone.

Come si fa a stabilire il grado di piccantezza.?

Grazie alla Scala di Scoville.  Il chimico Wilbur Lincoln Scoville ha stabilito una scala di gradazione che parte da 0, normale peperone, e arriva a 16 milioni, valore arbitrario dato alla capsaicina pura. L’unità di misura è l’SHU (Scoville Heat Units).

Inizialmente si diluiva estratto di peperoncino con acqua e zucchero e più diluiva maggiore era la gradazione. Il test era effettuato da cinque assaggiatori. Oggi, invece, la tecnologia ha ormai sostituito l’uomo nella valutazione.

Andiamo a vedere la classifica aggiornata:

  1. al primo posto spicca il Carolina Reaper, un incrocio tra il Naga Morich Pakistano e l’Habanero Rosso, prodotto per la prima volta nella Carolina del Sud (Stati Uniti);
  2. medaglia di argento per il Trinidad Muraga Scorpion, proveniente dai Caraibi e dall’America Centrale;
  3. il bronzo se lo aggiudica il Naga Viper, creato il Inghilterra dall’incrocio tra Naga Morich  – Buth Jolokia e Trinidad Scorpion;
  4. sotto al podio, dietro al terzetto , troviamo il Buth Jolokia, incrocio tra la specie cui appartiene il primo classificato (Capsicum chinense) e Capsicum frutescens (Tabasco);
  5. al quinto posto troviamo il Seven Pod Douglah, di Trinidad e Tobago.

Il nostro peperoncino Calabrese raggiunge 20.000 sulla scala. Piccante certo, ma i primi della lista lo sono estremamente di più. Un consiglio. Il bruciore del peperoncino si diluisce nel latte e nell’alcool. Bere acqua pertanto non aiuta. Mangiare mollica di pane o bere latte fresco è il rimedio migliore.

Buon peperoncino a tutti, qualunque esso sia, in polvere o fresco.

Ricordate sempre di maneggiare con cura e se piccantissimo, meglio con i guanti. In ogni caso, dopo esserne venuti a contatto lavare bene le mani ed evitare di toccare occhi e parti sensibili.

Articolo di Alessandro Rotondi

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Sfogliatine di cipolle, parmigiano e sesamo

Ingredienti per 4 persone

  • 1 rotolo di pasta sfoglia pronta (se invece volete preparare voi la pasta sfoglie la ricennta la trovate qui)
  • 2 piccole cipolle rosse
  • 2 cucchiai di senape
  • gr 100 di parmigiano
  • 2 cucchiai di semi di sesamo
  • 1 foglia di alloro
  • burro
  • olio evo
  • sale marino integrale
  • pepe

CIBO CRUDO

 

Preparazione

Imburrate 4 stampini da tartelletta (7-8 centimetri di diametro l’uno) e rivestiteli con altrettanti dischi ricavati dalla pasta sfoglia,  facendoli risalire sui bordi.

Bucherellate il fondo e passate in frigo.

Sbucciate le cipolle e tagliatele a fettine sottili.

Scaldate in una padella un filo d’olio con una noce di burro e l’alloro, aggiungete le cipolle e fatele appassire per circa 10 minuti, stando bene attenti a che non friggano.

Insaporitele, quindi, con un pizzico di sale e una macinata di pepe nero, di seguito eliminate l’alloro e, infine, toglietele dal fuoco.

Spalmate un velo di senape sul fondo delle tartellette, aggiungete le cipolle, cospargete con il parmigiano e il sesamo e infornate per circa 20 minuti a 180°C.

Lasciate cuocere finché i bordi e la superficie appaiono leggermente dorati.

Sfornate e attendete qualche minuto prima di portare in tavola le vostre sfogliatine.

Ricetta di Roberta D’Alessandro

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