Quando si parla con qualcuno di aver fatto una scelta alimentare vegana dopo la prima domanda di rito, ossia: “Nooo e che cosa ti mangi?“, la seconda, inesorabile e pronta a scattare all’attacco è: “Ma allora niente sport vero? Come fai senza proteine animali a stare in piedi, ad avere la forza necessaria per praticare qualsiasi attività sportiva?“.
Come fai? Faccio, faccio…Certo non bisogna gettarsi nell’improvvisazione, ma facendosi seguire da persone esperte del settore, una dieta vegana non ha nulla da invidiare alle altre.
Proprio di questo ci parlano Ettore Pelosi, medico specializzato in scienze dell’alimentazione, ed Eduardo Ferrante, cuoco vegano e crudista, nel loro libro La Dieta Vegan per lo Sport Consigli e ricette per sportivi amatori e professionisti.
Un nuovo testo, quindi, che ha immediatamente attratto la mia intenzione e di cui voglio parlarvi oggi.
Il punto di partenza, dal quale nessuna dieta può mai prescindere, è che un’alimentazione sana è un’alimentazione bilanciata, all’interno della quale tutti i nutrienti devono essere presenti e devono anche poter collaborare sinergicamente tra loro per fornire la giusta dose di energia, di cui il nostro organismo necessita.
Ancor più quando si tratta di uno sportivo questi principi devono essere rispettati. Gli autori, pertanto, iniziano con una disamina sulla differenziazione delle discipline atletiche, che si praticano. Un calciatore, infatti, avrà bisogni nutritivi differenti da quelli di un centometrista e quest’ultimo da quelli di un tennista e così via.
Di conseguenza bisogna creare delle diete vegane personalizzate per ciascuno sportivo, sia quest’ultimo un professionista, sia anche una persona che pratica sport a livello amatoriale.
I cibi proposti all’interno del libro sono per lo più cibi alcalinizzanti di origine esclusivamente vegetale, quindi particolarmente ricchi di sali minerali e poveri di zuccheri semplici e di grassi. Inoltre, viene sconsigliata l’assunzione di caffè o di tè, in quanto sostanze nervine che vanno ad ipereccitare il nostro organismo, senza apportare benefici.
La seconda parte del testo è, invece, dedicata proprio alle ricette del cuoco Ferrante, che aiutano il lettore a creare piatti non solo gustosi, ma anche salutari e specifici per chi fa sport. Ricette che comprendono, tra l’altro, anche le merende e gli spuntini, che spesso mettono a dura prova la fantasia culinaria.
Il libro di oggi, quindi, è dedicato non soltanto a chi è vegano e pratica sport, proprio per prendersi maggiormente cura della propria salute, ma anche a chi è curioso di capire come sia possibile scegliere altro per la propria tavola, rispetto all’alimentazione tradizionale.
Da tempo si parla di veganesimo, ma ancora esistono troppi pregiudizi su questa tematica. Si pensa, il più delle volte, che scegliere vegan significhi solo mangiare verdure e basta, mentre non è così, c’è molto molto di più. Molto di più a livello di scelta dei cibi, molto di più anche a livello di benessere personale e questo libro è un piccolo manuale per come provare a vedere se realmente è così o sono solo dicerie popolari.
Recensione di Sabrina Rosa