
Da sempre con questo blog concentriamo tutta la nostra attenzione alla cucina cruelty free, cercando di promuovere uno stile di vita non solo sano, ma soprattutto rispettoso della natura e di tutte le creature viventi, che la popolano.
Così tra ricette vegetariane e vegane, tra la ricerca di alimenti salutari e di spezie ed erbe che possano proteggere la nostra salute, periodicamente, affiniamo le nostre conoscenze e, allo stesso tempo, nutriamo anche la nostra curiosità.
Perciò in queste ultime settimane abbiamo iniziato anche ad interessarci di crudismo.
Forse la molla ci è scattata dopo l’intervista fatta dalla nostra cuoca Roberta D’Alessandro a Laura Fiandra, che ci ha parlato del suo libro “Naturalmente crudo” e da là, visto che siamo curiosi, abbiamo deciso di approfondire un pò.
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Documentandoci qua e là, allora, abbiamo scoperto che il crudismo, che tra l’altro al momento sembra spopolare tra i divi di Holliwood, è una dieta che concentra la propria attenzione esclusivamente su cibi non cotti (e su questo ci era venuto qualche dubbio, visto il nome!), ma perché?
La ragione di tale scelta è dettata dal ritenere dannosa la tempatura elevata, a cui in cucina si sottopongono gli alimenti.
Infatti, quest’ultima porterebbe ad una denaturazione proteica significativa, andando a distruggere gli enzimi contenuti nei cibi e, di conseguenza, altererebbe poi il metabolismo umano.
Il mondo scientifico non è totalmente concorde con tale teoria, ma al momento, non esistono movimenti apertamente ostativi alla filosofia crudista.
Probabilmente perché meno noto della dieta vegan, il crudismo sta, così, prendendo sempre più piede, rimanendo lontano dai dibattiti – il più delle volte distruttivi – che, ormai, anche i media non risparmiano pur di fare audience.
In linea di massima chi segue un regime alimentare crudista è
onnivoro. Tuttavia, negli ultimi tempi, la dieta crudista sta abbracciando una visione cruelty free, per cui si sta diversificando in crudista vegetariana, crudista vegana e crudista fruttariana.
Chi segue tale regime alimentare deve utilizzare specifiche apparecchiature in cucina, perché non basta solo non cuocere, serve anche trattare in determinati modi gli alimenti per non incorrere in situazioni di squilibri e di deficit.
Così non possono mancare essiccatori, estrattori, centrifughe o germogliatori ed è bene ricordare che ci sono alcuni alimenti che non vanno consumati mai crudi, perché possono contenere delle sostanze tossiche.
Tra questi bisogna annoverare i fagioli, i peperoni, le patate, i lupini perché contengono molti ossalati, responsabili del ridotto assorbimento di ferro, zinco e magnesio, oligoelementi indispensabili per preservare la nostra salute.
I benefici che derivano da una dieta crudista sono, invece, legati innanzitutto al fatto che i cibi crudi sono meno denaturati di quelli cotti, quindi più ricchi di sostanze che rafforzano il sistema immunitario. Inoltre, provocano meno allergie e non causano fenomeni di ipercolesterolemia.
Come sempre queste sono solo piccole indicazioni. Prima di scegliere un regime alimentare nuovo è sempre bene parlare con degli esperti.
Noi ci siamo anche sperimentati con qualche ricetta che trovate qui nel blog (ad esempio abbiamo provato la pizza crudista e il ragù crudista), ma vogliamo davvero fare molto di più.
Questo per fortuna è compito di Roberta, lei è la cuoca, io scrivo soltanto e poi, insieme al retso dello staff, assaggio. Quindi a breve nuove ricette e questa volta Raw Food.
Articolo di Sabrina Rosa
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