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Come organizzare al meglio gli spazi, quali piante coltivare e come abbinarle nel modo giusto nei vasi

Come coltivare i pomodori in vaso

Io personalmente trovo non solo rilassante, ma anche fortemente soddisfacente coltivare sul proprio balcone ortaggi e piante varie.

Vederli crescere, fiorire e poi produrre frutti mi dona una piacevole sensazione di riconciliazione con il mondo, quindi perché non unire l’utile ad dilettevole e portare avanti questa passione?

Tra tutte le piante che ho, quelle che amo in maniera particolare sono i peperoncini e i pomodori (spero non me ne vogliano la lavanda, la maggiorana, il prezzemolo e l’origano che abitano nei vasi vicini, ma credo che non mi leggano, quindi per questa volta sono salva. Poi parlerò anche di loro!), entrambi coloratissimi, profumati e pronti a riempire di fiori prima e di frutti poi il mio balcone.

Oggi, dunque, voglio parlarvi di come poter coltivare i pomodori in vaso (a proposito quelli in foto sono i miei, semplicemente fantastici!).

Si tratta di una tipologia di coltivazione particolarmente semplice, che non richiede grandi conoscenze tecniche, né troppo tempo da dedicarle.

Innanzitutto precisiamo che i pomodori andrebbero invasati a maggio, ma in questo periodo si trovano le piantine già pronte, quindi basta  acquistarle e metterle sul vostro balcone.

Quando si deve scegliere un vaso, sarebbe preferibile optare per delle fioriere e porre ogni piantina a circa 15 centimetri di distanza dall’altra. Se, invece, si prendono vasi singoli, allora è bene avere l’accortezza di sceglierne di dimensioni non inferiori ai 30 centimetri.

In entrambi i casi, comunque, ricordatevi di posizionare i pomodori in una zona soleggiata.

Man mano che le piante crescono, mettete delle canne di bambù all’interno del vaso e legate a queste ultime i rami più pesanti, così da evitare che si rompano sotto il peso dei pomodori.

Se si parte dalla semina è importante, invece, ricordare che il mese di marzo è quello migliore per dare avvio ad una semina protetta, per poi passare le piantine all’aperto da maggio.

I pomodori vivono bene ad una temperatura, che si aggira intorno ai 21-22 °C, tuttavia possono anche resistere a climi più rigidi; importante è non scendere al di sotto dei 3°C perché la pianta in questo caso rischia di morire.

Per quanto riguarda l’annaffiatura, fondamentale ricordarsi di dare acqua abbondante ogni giorno, con particolare attenzione ai periodi come questo, in cui si arriva oltre i 30°C, per evitare che la pianta si secchi e muoia.

Come sempre è preferibile dare l’acqua la sera, in modo tale che l’umidità della notte prolunghi i tempi di permanenza dei liquido nel vaso.

E’ importante non bagnare mai le foglie, per evitare di indebolirle, esponendole più facilmente ad infestazioni di parassiti e di funghi.

Rispetto alle varietà di pomodori da scegliere per il vostro orto sul balcone, sono da prediligere la qualità ciliegia oppure i Cuore di bue o i San Marzano o i datterini.

Dopo questa breve illustrazione sulla gestione dei vostri pomodori, passiamo alla parte pratica e vediamo come porre le piante nei vasi.

Iniziate con il riempimento dei vasi stessi con la terra, fino ai due terzi dell’altezza del contenitore e non oltre. Dopo di che mettete le piante all’interno leggermente inclinate, rispettando una distanza di circa 15 centimetri una dall’altra.

A questo punto aggiungete altra terra ed innaffiate.

Seguite giorno dopo giorno la crescita delle vostre piante, pronti – come dicevamo – a sorreggerle con delle canne quando saranno abbastanza alte.

Veder spuntare i primi fiorellini è davvero una soddisfazione e vederli, poi, trasformare in pomodori è ogni volta un’emozione.

Un’ultima cosa: d’inverno le piante in genere muoiono, ma ormai io non le semino più. In primavera rispuntano in totale autonomia, grazie ai pomodorini che cadono nel vaso e che lascio là.

Ora non vi resta che provare. Un piccolo modo per avere un angolo di verde anche in città, auto producendosi ortaggi genuini ed unici.

Articolo di Sabrina Rosa

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Come organizzare al meglio gli spazi nell’orto sul balcone

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Spesso una delle cose che disincentiva maggiormente dalla realizzazione di un orto sul balcone riguarda proprio gli spazi a disposizione.

Si pensa, infatti, che siano necessari tanti metri quadri, ma non è esattamente così. Ciò che conta è, piuttosto, ottimizzare quelli che si hanno e, soprattutto, creare le giuste combinazioni di piante all’interno dei vasi.

Gli accorgimenti a nostra disposizione sono diversi.pom

 

Innanzitutto l’utilizzo di grigliati (così come nella foto a destra) aumenta la superficie a disposizione.

Anche i tralicci, che troviamo spesso come parte integrante dei vasi, sono un valido ausilio, perché aiutano la coltivazione di zucchine rampicanti, di fagiolini, di zucchette ornamentali, di pomodori e di tutte quelle specie rampicanti, che si svilupperanno in altezza senza togliere spazio al vostro balcone.

Inoltre, in alcuni casi i tralicci si possono impiegare anche come copertura del terrazzo, così da creare spazi di ombra, in cui rilassarsi nelle giornate più calde dell’anno.

Oppure si può optare per vasi appesi alle pareti o in alto o sistemati su scaffali.

Quelli che vedete qui in foto – ad esempio – li abbiamo realizzati in casa, usando dei vecchi barattoli di pelati riciclati.

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Le stesse ringhiere possono essere un ottimo punto di ancoraggio per appendere i vasi, ma bisogna anche in questo caso fare molta attenzione alla capacità di peso che sono in grado di supportare.

Quindi, prima di scoraggiarvi, pensate a due cose fondamentali: non siete in campagna, ma in città e, per di più, in un palazzo per cui non potete mettere dei vasi giganteschi, proprio per una questione di peso.

Poi, un orto deve essere un hobby, oltre che un angolo di benessere, per cui non ci complichiamo la vita, ma iniziamo da piccole cose.

Partiamo, allora, da alcuni piccoli consigli sulla scelta delle piante, che si decide di coltivare. E’ bene sapere che possono convivere in uno stesso recipiente tutte le piante aromatiche (rosmarinfiorio, salvia, maggiorana, menta, prezzemolo, timo, erba cipollina) o anche le piante che fanno fiori, quali anemoni, astri, gerani, narcisi, piselli odorosi.

Ottime anche le combinazioni tra peperoni, spinaci e piselli e tra insalata e pomodori o, ancora, tra basilico, prezzemolo e pomodori sempre.

In questo caso bisogna avere l’accortezza di scegliere zone poco soleggiate del balcone, perché si tratta di piante che non amano l’esposizione diretta ai raggi al sole.

Al contrario è fortemente sconsigliato far crescere all’interno di un unico vaso piante che fanno parte della stessa famiglia (piselli e fagioli, melanzane e pomodori), perché tale combinazione rende ciascun vegetale più facilmente attaccabile da parte di parassiti (soprattutto le cocciniglie) e di altri organismi patogeni, come funghi o muffe.

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Abbiamo, dunque, visto che il problema “spazio” può essere facilmente superato. Passiamo, pertanto, al problema posizionamento, perché anche la scelta della collocazione dei vasi è fondamentale per la buona riuscita del nostro orto sul balcone.

In linea di massima la prima regola da seguire è quella di proteggere le piante dall’esposizione diretta del vento, che le indebolisce (quindi no ad una sistemazione nella parte nord del balcone), e di metterle piuttosto dove ci sia molta luce per un numero prolungato di ore nel corso della giornata (prediligere, di conseguenza, esposizioni a sud-est, ovest e sud-ovest, est).

Infine da prendere in considerazione anche la compatibilità tra pianta e vaso, perché non tutti i recipienti vanno bene allo stesso modo. Di questo abbiamo già parlato in un altro articolo, ma qui vi ricordi alcuni piccoli accorgimenti generali.

Le zucchine, le melanzane e i peperoni, ad esempio, richiedono vasi molto profondi, altrimenti non riescono a produrre frutti.

Le piante aromatiche, invece, tranne l’alloro, si accontentano di spazi ristretti.

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Insomma bisogna soltanto seguire piccole regole e dar spazio alla fantasia. Le foto, che vedete qui, sono tutte le mio piccolo orto sul balcone. Al momento stanno fiorendo i peperoncini, quindi la prossima volta parleremo un pò meglio di questa pianta.

Articolo di Sabrina Rosa

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Come combattere in modo naturale le farfalle dei gerani

 

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In meno di un mese i bruchi dei gerani hanno sterminato quasi del tutto le mie piante sul balcone, quindi ho decido di documentarmi e di passare poi al contrattacco…utilizzando, ovviamente, dei metodi naturali e non cruenti.

Innanzitutto è bene precisare che non è difficile riconoscere una pianta di gerani infestata da questi animali. Infatti, le sue foglie appaiono dapprima intrise di piccoli forellini e, successivamente, tendono ad ingiallire, per poi cadere.dent

Inoltre, sono presenti, sempre sulle foglie, delle piccole formazioni nere, che altro non sono che le uova delle farfalle, pronte a schiudersi per trasformarsi nei bruchi, che si cibano poi della pianta.

Per allontanarli è possibile usare un metodo molto semplice e assolutamente naturale.

In un bicchiere di acqua bisogna lasciare macerare per una notte almeno un cucchiaio di peperoncino macinato e due spicchi di aglio, ridotti a pezzettini.

Una volta che il composto è pronto all’uso (si vede perché diventa rosso), bisogna filtrarlo e metterlo in una bottiglia di plastica dotata di spruzzino (se ne trovano moltissime in commercio oppure basta utilizzare quella di un qualsiasi prodotto per pulizie domestiche, ben lavato per non farvi rimanere tracce di sapone) e così com’è va spruzzato direttamente sulla pianta di geranio.

Dopo un paio di giorni è bene ripetere l’irrorazione del geranio e le farfalle (probabilmente nauseate dell’odore) si allontanano immediatamente.

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Unica accortezza è quella di usare dei guanti monouso quando si spruzza il liquidi e di stare attenti a non farlo andare negli occhi, quindi anche a non mettervi mai sotto vento quando fate quest’operazione.

Una volta debellate le farfalle, eliminate le foglie rovinate e fate attenzione a che non vi siano ancora delle uova.

Il vostro geranio tornerà in splendida forma.

Articolo di Sabrina Rosa

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I pesticidi naturali per proteggere il nostro orto sul balcone

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Se il nostro orto sul balcone viene attaccato da ospiti indesiderati, non ricorriamo mai a rimedi artificiali, pesticidi o antiparassitari chimici, perché, ancora una volta, il miglior alleato possiamo trovarlo nella natura stessa.

Innanzitutto, i pomodori marciti, lasciati finire di macerare in acqua, danno vita ad una soluzione dall’odore particolarmente sgradevole per moltissimi insetti, quindi sono un’ottima soluzione per difendere le nostre coltivazioni.

Allo stesso modo anche l’aglio, tritato e mescolato con l’olio minerale (nella proporzione di 3 spicchi d’aglio ogni 2 cucchiai di olio) è un buon dissuasore per la maggior parte dei parassiti dei vegetali. Il procedimento per preparare questo composto è semplice: basta lasciar macerare l’aglio per 12 ore nell’olio minerale, poi si rimuovono gli spicchi e si aggiunge un bicchiere di acqua e un cucchiaino di sapone biodegradabile. Avremo, in tal modo, una soluzione liquida, che potremo spruzzare direttamente sulle piante, ma lontano dalle ore più calde della giornata, perché i raggi solari potrebbero interagire con l’olio minerale, causando bruciature alle foglie.

Il peperoncino è, invece, un valido alleato nella lotta agli acari. In questo caso basta scioglierne due cucchiaini di quello in polvere in un bicchiere d’acqua, aggiungendo qualche goccia di sapone per piatti biodegradabile.

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La birra aiuta a combattere le infestazioni da lumache, che sono particolarmente dannose per le nostre piante. Può sembrare strano ma questi animali sono particolarmente ghiotti di luppolo, per cui basta lasciare un bicchiere di birra nel nostro orto sul balcone, per ridurre in maniera determinante la presenza di lumache nei vasi.

Il latte consente di tenere a distanza alcuni tipi di muffe: basta spruzzarlo sulle piante per bloccare l’espansione dei funghi. Così come anche il bicarbonato di sodio, che distrugge le spore fungine, bloccando la possibile espansione della malattia a tutte le specie vegetali del nostro orto.

L’ortica permette di preparare un macerato, particolarmente indicato per contrastare i parassiti delle piante. Basta solo prendere una pianta intera, dopo averla privata delle radici, e immergerla nell’acqua, dove va lasciata per circa una settimana. Quando l’acqua assume un colore scuro, va versata direttamente nella terra.

Infine, possiamo usare anche il sapone di Marsiglia come antiparassitario naturale. In questo caso ci occorre una saponetta da circa gr 100, che va ridotta a scaglie e poi messa a bollire in un litro d’acqua con ml 50 di olio di semi. Una volta ottenuto un composto omogeneo, basta far raffreddare e spruzzare sulle piante, avvalendosi dell’ausilio di un nebulizzatore. Il sapone di Marsiglia è particolarmente efficace per contrastare la cocciniglia e gli afidi.

Dunque, come avrete notato, abbiamo un’ampia gamma di risorse a cui ricorrere, per evitare di utilizzare pesticidi o insetticidi chimici, che sono assolutamente dannosi per la nostra salute.

I lavori di settembre

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Quando la cicala canta in settembre, non comprare grano da vendere.

Settembre è un mese ricco di cose da fare. Il passaggio dall’estate all’autunno segna, infatti, l’avvio di una nuova fase per il nostro orto sul balcone. Vediamo, allora, come attivarci.

SEMINA

In questo mese si continuano a seminare, in vaso, tutte le verdure da taglio – cicoria, radicchio, spinaci, rucola, valerianella, lattuga, prezzemolo – in modo tale da averle pronte per i mesi successivi.
In semenzaio si possono, invece, collocare i semi di cipolla bianca, di indivia e di cavoli cappucci.

Foto di Serenella Del Rio
Foto di Serenella Del Rio

CONCIMAZIONE

Le piante del nostro orto sul balcone hanno necessità di sfruttare il terreno dei vasi fino a fondo e, quindi, per aiutarle a fare ciò è necessario mettere un buono strato di concime in superficie. Va, inoltre, zappettata la terra intorno ai fusti delle piante e va rotta la crosta superficiale, facilitando in tal modo la corretta irrigazione delle radici.

DISERBO

A settembre la crescita delle piante è sempre rallentata; tale regola non vale tuttavia per quelle infestanti, quindi è bene fare attenzione a che non invadano tutti i nostri vasi, distruggendo le altre amiche verdi presenti nel nostro orto!

IRRIGAZIONE

Spesso capita che in estate, malgrado si dia tutti i giorni acqua alle proprie piante, tuttavia alla fine il caldo ha la meglio. Così il terreno crea, sulla superficie prima e nella parte più profonda dopo, delle crepe, che sono pericolose per l’intera pianta. Infatti, l’acqua data, anche in abbondanza, scivola in tali crepe e abbandona subito il vaso , senza apportare alcun nutrimento alle radici.
Per ovviare a tale problema è necessario, dopo aver rotto la parte superficiale del terreno con una zappetta, annaffiare regolarmente le piante e star attenti all’assorbimento idrico da parte delle radici. Non è una missione impossibile; infatti, con una piccola vanga, si può scendere, ogni settimana circa, ad una profondità di 20-30 centimetri e valutare, così, le condizioni del terreno.

RACCOLTA

A settembre è tempo di raccolta di  angurie, pomodori, meloni, melanzane, zucchine, peperoni, patate, fagioli rampicanti, zucche e cavolfiori. Per le zucchine questo è l’ultimo mese utile per la produzione di frutti, mentre per i pomodori ancora c’è un pò di tempo, anche se i periodi di maggior crescita sono nei mesi precedenti.

Come vedete, dunque, settembre è un mese intenso, che ci coinvolgerà con tutte le sue molteplici attività per tenere in ordine il nostro orto sul balcone. Raccogliamo gli ultimi frutti e gustiamoli sulle nostre tavole, pronti per trasformare lo scenario in quello più tipicamente autunnale.

Un grazie di cuore a Serenella Del Rio per la foto fornita.

Per i lavori mese per mese servono gli attrezzi giusti. Quali scegliere per l’orto sul balcone

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Molti pensano che esistano mesi o tempi morti per la cura del nostro orto sul balcone. Ebbene non è affatto così, c’è sempre qualcosa da fare. Quindi, ad ogni inizio mese, indicheremo quali sono i lavori più in vista per il periodo e come procedere.

Nel frattempo iniziamo a scegliere quegli attrezzi, che non devono mai mancare per la cura del nostro orto sul balcone.

Partiamo, allora, dai guanti da giardinaggio, che possiamo usare per proteggerci da eventuali spine e per mantenere la nostra pelle e le nostre unghie intatte.

attrezzi

 

A seguire vanno poi immediatamente presi un annaffiatoio e uno spruzzino, per dare la giusta quantità di acqua alle nostre piante e per tenerle sempre ben irrorate, soprattutto nei mesi caldi, quando la siccità della terra può rappresentare un serio pericolo, soprattutto per alcuni vegetali da orto.

Avremo, poi, bisogno della zappetta con lama a cuore, ossia una zappa in miniatura, la quale, grazie al suo manico corto, consente di rimescolare bene il terriccio nei vasi, così da facilitare la concimazione e l’aerazione delle radici.

Dopo si ciò, sarà indispensabile l’acquisto di un rastrello a 4 denti, che aiuta a completare al meglio il lavoro di cura della terra, la quale sarà così pulita nella sua parte superiore e ben distribuita all’interno del vaso.

Altro attrezzo che non può mancare è il trapiantatore, una sorta di paletta allungata, che si adopera nel momento in cui si va a trapiantare una pianta già cresciuta oppure si va a piantare ex novo un piccolo  ortaggio.

Fondamentale per pulire e livellare la terra nei vasi di dimensioni maggiori è la scopetta a 7 denti, la quale facilita la cura dell’orto sul balcone e lo rende maggiormente accogliente.

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Infine, ultimo attrezzo da tenere con sé è il sarchiatore a 3 denti, che si usa, quando il terreno diventa troppo duro, per rompere la terra, in modo tale da facilitare l’ingresso dell’acqua fino in profondità.

Pochi attrezzi, ma tutti quanti fondamentali per poter garantire una buona manutenzione del nostro orto sul balcone. Nel momento dell’acquisto, dal momento che non si tratta di oggetti particolarmente costosi, scegliamo, possibilmente, quelli, che hanno un manico in legno, perché sono maggiormente rispettosi dell’ambiente e, in genere, durano di più.

Lasciamo libero un angolo del nostro balcone in cui riporre i nostri attrezzi, tentando di proteggerli dalla pioggia, dal sole diretto, dagli sbalzi di temperatura, così da farli vivere più a lungo.

Ora siamo pronti, non ci resta che sperimentarci e via.

Come scegliere il giusto vaso e contenitore

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Il nostro orto sul balcone ha bisogno dei giusti contenitori per accogliere le piante nel modo migliore e regalare, così, all’ambiente un tocco di colore e di magia.

Innanzitutto si può iniziare a scegliere tra vasi in terracotta e vasi in plastica.

I vasi in terracotta sono, di sicuro, migliori sia per garantire una traspirazione maggiore alle piante, sia anche per quel che riguarda l’umidità del terriccio. Bisogna, tuttavia, tenere in considerazione il fatto che sono più pesanti di quelli in plastica e meno maneggevoli (ci sono piante che richiedono continui spostamenti, per proteggerle dalle intemperie o per rimestare la terra), per cui bisogna tenere conto di tutti questi parametri in fase di progettazione dell’orto.

I vasi in plastica non vanno mai usati nel balconi, sui quali batte il sole nelle ore più calde della giornata, perché tendono a surriscaldarsi e, quindi, possono bruciare le radice delle piante. Per lo stesso motivo, sono sconsigliati anche per chi si assenta spesso da casa e non può annaffiare tutti i giorni le sue piante.

Nel caso si decida, comunque, di utilizzarli, è bene mettere sempre dei sottovasi – incorporati o mobili – così da aiutare la terra a rimanere umida e fresca, e scegliere una posizione, che sia la più riparata possibile dalla luce solare diretta.

Relativamente alle dimensioni dei vasi è bene che queste non siano inferiori a 40 centimetri di lunghezza per 40 di larghezza, mentre la profondità può essere diversa, in base alla tipologia di pianta che si sceglie di mettere sul proprio balcone.

Ci sono, infatti, piante con radici più sviluppate, come le carote o le rape, che richiedono vasi ben profondi e altre con un apparato radicale circoscritto, quali le insalate o i pomodori, che necessitano di minor spazio.

La grandezza di un vaso non è un parametro secondario, perché se la pianta è costretta a vivere in uno spazio troppo piccolo rispetto alle sue esigenze, non si sviluppa bene e i suoi frutti si presentano, il più delle volte, deformi.

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Inoltre, è bene informarsi sui giusti abbinamenti delle piante nei vasi, perché non è sempre vera la regola che vuole per ogni vaso una pianta, anzi, in alcuni casi, piante di specie diverse insieme, si proteggono vicendevolmente nello stesso contenitore.  Soprattutto le piante aromatiche stagionali (in particolare maggiorana, basilico, timo, menta) stanno bene insieme tra loro o anche consociate con pomodori o con zucche e zucchine. Le piante aromatiche perenni (salvia, rosmarino), invece, hanno bisogno di un vaso tutto per sé, all’interno del quale vivranno per molti anni.

Nei balconi con ampia metratura si può optare per l’uso di cassoni più grandi, che sostituiscono più vasetti, donando un effetto visivo migliore e riducono i tempi di manutenzione. Questi cassoni possono anche essere realizzati manualmente, con tavolette di legno assemblate insieme e trattate con materiale idrorepellente; è bene ricordarsi di forare sempre il fondo per evitare il ristagno dell’acqua.

Alcune piante, come le patate, i topinambur, le rape o i carciofi, possono essere sistemate in in bidoni di plastica o di latta, che costano pochissimo. Lato negativo di questi speciali contenitori è il fatto che si surriscaldano velocemente, ma per le colture appena indicate questo è addirittura un vantaggio.

I sacchi di iuta, riempiti di terra e forati ai lati, sono un’altra ottima alternativa ai classici vasi per il nostro orto sul balcone; accolgono, infatti, in maniera altamente funzionale carote, fragole, spinaci e alcuni tipi di insalata. Una volta riempiti possono essere annaffiati direttamente dall’alto o irrigati ai lati con vaporizzatori.

Bottiglie di plastica e lattine per le conserve possono essere usate per piante aromatiche oppure per ospitare le talee, finché non sono pronte per essere spostate in contenitori più grandi.  Entrambe possono essere appese al soffitto, se il vostro balcone è coperto, oppure al reticolato o al davanzale, basta solo lasciare grande spazio alla propria fantasia e al proprio gusto.

Cosa coltivare nell’orto sul balcone

 

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Per iniziare a dare vita al nostro orto sul balcone è bene non partire dal voler coltivare tutto e subito, perché questa scelta si rivelerebbe sicuramente fallimentare.

Meglio, perciò, cominciare con poche piante, optando per quelle maggiormente resistenti e che richiedono, perciò, anche minori cure. Meno insuccessi è sinonimo di minor frustrazione, per cui poi si va avanti a passo spedito nell’aggiunta di nuove specie vegetali.

Si può, quindi, cominciare con piante di pomodoro, ricordando che queste necessitano di supporti a parete o di canne per poter essere ancorate e crescere bene, un paio di vasi di erbe aromatiche, quali basilico o maggiorana o timo o rosmarino anche origano, e un vasetto di peperoncini, che sono veloci nella crescita, colorati e danno anche un tocco di allegria al nostro orto sul balcone.

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Va, innanzitutto, precisato che le erbe aromatiche, associate con il pomodoro, aiutano a tenere lontani i parassiti dai frutti prodotti, per cui è una prima associazione funzionale da tenere a mente.

Inoltre, è anche bene scegliere inizialmente delle piantine già avviate da mettere in vaso e solo successivamente, quando si ha maggiore dimestichezza con il giardinaggio, cimentarsi nella semina.

Le piante già cresciute, una volta acquistate, vanno messe a dimora, in genere , tra marzo e fine maggio, anche a seconda della varietà.

Le piante aromatiche, i pomodori e i peperoncini richiedono annaffiature costanti, ma non eccessivamente abbondanti per evitare di creare danni alle radici.

E’ bene dar loro l’acqua di sera d’estate e di mattina d’inverno, facendo scorrere il getto verso l’esterno del vaso, in modo tale che le radici sono costrette ad allungarsi per raggiungere il liquido e idratarsi. Questo piccolo trucco aiuta la pianta a diventare più forte e a produrre frutti migliori.

Una volta diventati pratici della gestione dell’orto, si può poi procedere con l’inserimento di altre specie vegetali. Tra quelle ancora semplici da curare possiamo indicare i fagiolini rampicanti, che richiedono supporti per svilupparsi in altezza, proprio come i pomodori. Le melanzane bianche a palla, mentre è bene non mettere in vaso quelle viola o quelle nere, perché la pianta non ce la fa a fruttificare e, se anche riesce a produrre qualche melanzana, questa sarà comunque sempre dura, asfittica e impossibile da mangiare. Gli spinaci e le zucchine di medie dimensioni, che non richiedono grandi spazi. E, per finire, insalate varie e rucola, che crescono velocemente e sono pronte così subito da gustare.

Un’ultima curiosità: tutti i pomodori delle foto qui presenti (realizzate da Marco Baldi, al quale vanno i miei ringraziamenti, non solo per la sua attività di fotografo, ma anche per quella di coltivatore) fanno parte del mio orto sul balcone.

Ci sono volute due stagioni perché le piante si adattassero al meglio, ma ora producono pomodori continuamente, dal sapore unico e speciale. E poi volete mettere la soddisfazione di poter nutrirsi dei frutti del proprio lavoro anche in città?

Come organizzare gli spazi in un orto sul balcone

 

 

 

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Per organizzare al meglio gli spazi in un orto sul balcone è bene, innanzitutto,  fare una piantina e valutare quattro aspetti fondamentali, ossia:

  • di quanti metri quadrati di dispone
  • in quale zona climatica si abita
  • quale esposizione presenta il balcone
  • quali piante si vuole coltivare.

Conoscere il microclima del nostro balcone aiuta a prevedere, come prima cosa, quando sarà il periodo di germinazione delle piante.  Infatti, non tutte le piante sbocciano o fioriscono nello stesso periodo; queste attività sono profondamente influenzate dagli agenti atmosferici, per cui conoscere dove si vive è il vero e proprio punto di partenza.

Subito dopo, risulta altrettanto fondamentale sapere che tipo di orientamento presenta il balcone, perché laddove la sua esposizione si trovi a nord, questo avrà la luce diretta del sole per quattro ore al giorno e nulla di più, quindi tutte le piante che richiedono molta luce – come i pomodori ad esempio – non sono idonee ad essere collocate qui. Se, invece,  l’esposizione è a sud, i raggi solari saranno presenti per almeno dieci ore al giorno, quindi tutte le coltivazioni che richiedono ombra, sono fortemente sconsigliate.

Calcolare l’orientamento del proprio balcone è facile: se non si dispone di una bussola, basta ricorrere a Google Maps e il gioco è fatto.

Una volta definito ciò, si passa alla progettazione vera e propria degli spazi, facendo un disegno in scala del balcone, all’interno del quale si vanno a collocare i nostri vasi.  Cominciamo con pochi elementi e poi, man mano, aggiungiamo gli altri, stando sempre ben attenti a non creare un accumulo informe di piante, ma piuttosto uno spazio armonico, in cui far coabitare tra loro specie vegetali compatibili.

Va prevista, quindi, un’area di lavoro, per poter travasare piante, lasciare a portata di mano una cassetta con gli attrezzi da giardinaggio o l’annaffiatoio, che ci servirà per dare regolarmente l’acqua ai nostri ortaggi.

Altre aree da predisporre sono quelle che ospiteranno le diverse specie vegetali, separate tra loro, perché ognuna con esigenze specifiche e, spesso, in contrasto con le altre.  Avremo, pertanto, una zona per le piante aromatiche, una per le piante che richiedono un supporto rigido per crescere (pomodori, cetrioli), una per le piante a terra basse (insalate), una per le piante sollevate (zucchine, cetrioli, meloni, angurie) e una per eventuali serre o semenzai.

Inoltre, è bene lasciare uno spazio anche per una sedia, per potersi riposare al termine di una lunga giornata o nelle calde sere d’estate, così che il nostro orto rappresenti davvero un angolo di relax.

 

Quando la superficie del balcone è poco estesa si può pensare di utilizzare anche le pareti per far coltivare delle piante.  Esistono, infatti, diversi modi per sfruttare le aree verticali.

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A volte si possono ancorare dei vasi, fatti con barattoli di pelati svuotati, lavati e colorati con apposita vernice per esterni (vedi foto), a supporti di legno. Questi possono essere impiegati per piante grasse o anche per piante aromatiche, facendo attenzione a bucare preventivamente il fondo del contenitore, per favorire la fuoriuscita dell’acqua quando si innaffia.

Altre volte, invece, si possono impiegare delle bottiglie di plastica, tagliate da una parte e fermate con delle corde, che, una volta riempite di terra , consentono di realizzare un originale orto in verticale.

Dunque, carta e penna alla mano iniziamo a disegnare il nostro orto sul balcone.