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Klamath o AFA

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La Klamath è un’alga verde-azzurra selvatica, originaria dell’Oregon. Cresce, infatti, nell’omonimo lago statunitense ed è coltivata sin dagli anni Settanta dello scorso secolo.

Essendo ricca di sostanze fitochimiche specifiche per il cervello, di antiossidanti (soprattutto carotenoidi, quali licopene, luteina e beta-carotene, e clorofilla), di aminoacidi, di vitamine, di enzimi e di sali minerali (ferro, zinco, magnesio e selenio), quest’alga ha un elevato valore nutritivo.

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Alcuni studi hanno dimostrato che quest’alga stimola la produzione di eritrociti (i globuli rossi), essendo molto ricca di vitamina B12.

Inoltre, facilita il processo di migrazione dei linfociti-T, che sono le cellule difensive dell’organismo, specifiche per l’eliminazione di cellule alterate, infettate da virus o neoplastiche, dal sangue verso i tessuti. Quindi, dopo circa due ore dall’assunzione, quest’alga inizia a stimolare un processo difensivo naturale nei confronti di possibili agenti patogeni di diversa natura.

La Klamath va assunta inizialmente in piccole dosi e poi, nel tempo, è possibile incrementare le quantità prese. Si trova in commercio polverizzata, in forma liquida o anche come barrette energetiche.

Dulse

 

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La dulse è un’alga rossa, appartenente alla famiglia delle Palmarie e originaria del nord Atlantico, particolarmente diffusa tra gli abitanti dell’Islanda e dell’Alaska, dal gusto piccante e morbida al tatto. E’ simile al palmo di una mano aperta, con fronde piatte ed una grandezza che varia dai 20 ai 40 centimetri.

Ha, quindi, bisogno di un tempo di ammollo abbastanza ridotto, per poter poi essere aggiunta ad insalate o anche a minestre e zuppe.

Tra tutte le altre, questa è proprio l’alga a maggior contenuto di ferro ed è particolarmente ricca anche di iodio, di magnesio e di potassio, quindi tutti sali minerali fondamentali per proteggere la nostra salute.dent

Non va consumata in quantità eccessive, soprattutto in soggetti affetti da patologie a carico della tiroide, ma introdotta in dosaggi moderati nella nostra alimentazione ha, di sicuro, effetti benefici per tutti noi.

Viene commercializzata essiccata, in foglie, ma anche in polvere.

 

Wakame

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La wakame è un’alga marina bruna molto diffusa nella cucina orientale, grazie alla sua versatilità. Molto simile alla kombu, viene impiegata per condire le minestre e le zuppe o servita insieme ad altre verdure o come condimento con i cereali.

Ha una conformazione frondosa e va tenuta in ammollo prima di poter essere consumata, in modo tale da riuscire ad eliminare le nervature delle foglie e farla divenire più delicata.

La wakame è particolarmente ricca di calcio, di iodio, di selenio, di proteine (circa gr 16,3 per ogni gr 100 di prodotto) e contiene molte vitamine del gruppo B, nonché la vitamina C.

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Alcuni studi recenti hanno evidenziato che un suo uso abituale riduce la possibilità di cancro al colon e ha un effetto riduttivo nei confronti della diffusione dell’herpes virus e del citomegalovirus.

Nelle diete viene impiegata anche per ridurre il senso di fame e per contrastare possibili carenze vitaminiche e minerali; inoltre, aiuta a combattere il senso di debolezza, a contrastare la fragilità di unghie e capelli, nonché il senso di stanchezza, e implementa la capacità d concentrazione.

Non bisogna però abbondare con la sua assunzione, perché si corre il rischio di andare incontro ad un eccessivo apporto di iodio, che è alla base di scompensi alla tiroide.

 

Nori

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La nori è un’alga, più nota come “lattuga di mare“, originaria del Giappone, dove ne esistono immense piantagioni. Viene commercializzata essiccata, sotto forma di fogli ripiegati, che vanno tostati, dal lato lucido, fino a diventare di un verde brillante, prima di poter essere consumati.

Tra tutte le alghe è, di sicuro, quella con un sapore più gradevole e si presenta particolarmente versatile in cucina, grazie alla sua particolare ricchezza di proteine (ne contiene quasi il 25-40%), sali minerali e vitamine.

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Il ferro è uno dei suoi componenti principali, per cui la nori è particolarmente indicata per chi ha problemi di anemia. Inoltre, quest’alga contiene vitamina A (sotto forma di beta carotene), tanta quanta ne è presente nelle carote, vitamina Bvitamina C, che aiuta a proteggere la microcircolazione e a rafforzare il sistema immunitario, ed acido folico.

In genere, facilitando l’assorbimento delle proteine, la nori viene consigliata anche in associazione con i fritti e, riducendo il tasso di colesterolo, aiuta a ridurre il rischio ictus ed infarto. Quindi, quest’alimento è un’ottima protezione in caso di malattie cardiovascolari e di diabete.

Kombu

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La kombu è un’alga di origine giapponese, appartenente alla famiglia delle laminarie, da noi conosciuta anche come wrack, oarweed o tangle. In Europa si trova sulle coste dell’oceano Atlantico e cresce subito al di sotto della superficie marina.

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Il suo sapore particolarmente dolce, consente di poterla mangiare sia cruda che cotta e aiuta a rendere il cibo maggiormente digeribile e tenero. Ecco perché, spesso, viene impiegata nella cottura delle leguminose, anche se brodi e minestre sono altri piatti, in cui non è insolito trovarla.

Essendo ricca di acido alginico, che non è digeribile, la kombu è particolarmente efficace quale depurante naturale dell’apparato gastrointestinale, dal momento che trattiene le tossine del colon e ne facilita l’eliminazione dall’organismo.

Inoltre, quest’alga è molto ricca di iodio, contiene un elevato numero di aminoacidi essenziali e aiuta a combattere l’ipertensione arteriosa. Ha uno scarso apporto calorico e contiene due zuccheri semplici, ossia il glucosio e il mannitolo, per cui può essere usata tranquillamente anche da chi soffre di diabete.

Come tutte le altre alghe, anche l’alga kombu si può acquistare nei negozi che vendono prodotti orientali o in quelli di alimenti biologici. La si trova essiccata, sotto forma di strisce o anche in polvere o in compresse.

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